Editoriale
Sempre più grave la situazione dei carburanti alternativi
Da chi non riesce ad arrivare al consumatore privato, come
il biodiesel (un DM del ‘98 ne impedisce la distribuzione
in rete e si è visto anche ridurre il contingente esente
da accisa da 300.000 a 200.000 tonnellate/anno mentre Assobiodiesel
aveva chiesto l’aumento a 400.000), al GPL e metano,
ora anche senza incentivi statali all’acquisto e alla
trasformazione, con il GPL che continua dopo tante promesse
del Governo ad essere mazziatoda un carico fiscale
elevatissimo ed unico in Europa.
Gli incentivi statali (650 euro per la trasformazione, 1.500
per l’acquisto) sono terminati come ogni persona di buon
senso poteva prevedere: validi collaudi e immatricolazioni
fatti entro il 29/04/05. Ancora una volta i ministeri competenti
(anche qui fioccavan promesse) non hanno saputo o voluto programmare
per risparmiare! Sì, risparmiare! Lo sviluppo dei carburanti
gassosi fa risparmiare non solo gli automobilisti ma anche
lo Stato milioni di Euro! E’ dimostrato ma c’è evidentemente
CHI NON VUOL CAPIRE. Così purtroppo si ripropone ancora
una volta, come già dal ’98 quando sono partiti
i primi incentivi quel tristemente famoso stop and go che
incattivisce gli utenti e crea insicurezza negli operatori,
impossibilitati a pianificare ed investire.
Nessuno sa quando questi incentivi (*), (Min.
Attività Produttive),
verranno adeguatamente rifinanziati nè quando saranno
resi disponibili quelli per le auto più datate, già sbandierati
più volte dal Ministro dell’Ambiente Matteoli
(legge delega sull’ambiente). Ancora più fumoso
il disegno legge per lo sviluppo economico e sociale ,
che destina fondi “ad iniziative per estendere l’utilizzo
del GPL e del metano per autotrazione”. Bene, ma: quali?
quando? quanto?
Eppure anche su queste pagine tantissimi parlamentari di tutti
i partiti hanno speso parole a favore della mobilità ecocompatibile
.…
Dobbiamo pensare che è il Governo blocca ogni stanziamento?
Ugo Nazzarro
(*) che ripartiranno solo nel 2006, disponibilità attuale
2 milioni di euro: una goccia nel mare!
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