NUMERO - ISSUE:  No.62

Nov./Dic. - 2005 - Nov./Dec.

RIVISTA INTERNAZIONALE DELLA TECNOLOGIA INNOVATIVA PER LA MOBILITA'----INTERNATIONAL MAGAZINE OF MOBILITY INNOVATIVE TECHNOLOGY

SOMMARIO del nr. 62

  • Buon Anno, finalmente…
  • Protocollo di Kyoto, da Montreal un monito all’Italia (PDF)
  • A GPL sui campi da golf (PDF)
  • Dal 2007 la rottamazione dell’auto è gratis (PDF)
  • Caro-benzina?Gli inglesi scelgono il GPL (PDF)
  • Israele: si accorciano i tempi (PDF)
  • Dalla Svezia il primo treno a biogas (PDF)
  • Il Po: una pista ciclabile (PDF)
  • Altero Matteoli sul protocollo di Kyoto (PDF)
  • Aspettando un programma strutturale – Incentivi ICBI e MAP (PDF)
  • Carburanti e veicoli ecocompatibili. Cosa ne pensano amministratori e politici. (PDF)
  • Il guadagno (PDF)
  • Premio Ecomobility a Regione Piemonte e Comune di Torino (PDF)
  • 30° Motor Show: il vento è cambiato – Anche l’ambiente fa spettacolo (PDF)
  • Il gas per autotrazione al Motor Show Business (PDF)
  • Consorzio Ecogas e commissione rivenditori: impegno comune e nomine (PDF)
  • Una Grand Espace da sogno – Renault Espace OMVL (PDF)
  • Liberi di morire (PDF)
  • La parola agli operatori – Bigas (PDF)
  • Regolamento ECE/ONU n.115 (PDF)
  • Gas e petrolio protagonisti fino al 2030 (PDF)
  • Gli orizzonti inquieti del petrolio (PDF)
  • Veicoli ecologici: contributi ai privati e imprese (vedi ultimo numero di Ecomobile)
  • Caratteristiche e prezzi dei veicoli ecologici in Italia (vedi ultimo numero di Ecomobile)
  • L’uovo – Pininfarina Nido (PDF)
  • La posta dei lettori
  • Le Pagine Azzure del Gas in Italia (vedi ultimo numero di Ecomobile)
 

Editoriale

Buon Anno, finalmente!

Una volta tanto andiamo contro-corrente e vogliamo lanciare un segnale ottimista: quella del 2005, come per il vino, è stata una discreta annata per la mobilità pulita e i segnali per il 2006 sembrano buoni. «Finalmente», dirà qualcuno «Meno male», preferiamo dire noi.Ci sono luci ed ombre, come sempre, ma si sta delineando uno scenario perlomeno non catastrofico. Certo l’accisa sul GPL è ancora alta (e potrebbero esserci buone sorprese in finanziaria…), l’erogazione degli incentivi ancora non è strutturale e la procedura sembra sempre macchinosa, ma sostanzialmente è iniziato un circolo virtuoso che, seguito con attenzione, potrebbe dare ottimi risultati.

Come leggerete nell’interno, sono in partenza gli incentivi MAP e quelli ICBI, provvedimenti attesi e utili, almeno per molti. I numeri delle installazioni sembrano in timida ripresa con le 130.000 trasformazioni del 2005 contro le 110.000 del 2004 (anche se ben lontani dalle 250.000 del mitico anno 2000!). Le officine stanno lavorando e, addirittura, certe liste d’attesa arrivano a 15 giorni. Aumenta la domanda e aumenta la produzione diminuendo i prezzi. E’ una legge di mercato certa e utile per tutti. Così, dal viso degli operatori industriali, è scomparsa la smorfia di dolore. Non sono felici coloro i quali vendono GPL e metano, ma almeno possono dire che la caduta è diminuita. E questo è già un aspetto positivo, visto che il calo delle vendite era dell’ordine del –10% ogni mese (!) e adesso è, solo (si fa per dire), del –5%.

Tutto va bene? Non esageriamo: va meglio del dicembre 2004, quindi l’augurio della tradizione festiva non suona stonato e trova un settore, non certo tranquillo, ma almeno non costernato.

E’ purtroppo tradizione che il settore gas abbia un andamento altalenante e la curva del mercato è più simile alla riproduzione grafica della corrente alternata piuttosto che a quella di un comparto industriale, ma per abbassare i picchi della curva bisogna che l’industria del settore utilizzi questa fase di crescita per investire in ricerca, in formazione della rete delle officine, in aggiornamento qualitativo generale e, soprattutto, in comunicazione. Comunicazione non solo dei singoli marchi, che già di per sé andrebbe bene, ma anche in generale per dimostrare al pubblico che l’opzione GPL o metano è una scelta ecologicamente giusta, economicamente vantaggiosa e tecnicamente sicura. E agli automobilisti queste cose bisogna dirle e farle vedere, altrimenti gli utenti sanno solo di blocchi, incentivi, parcheggi, rischi, ecc., senza avere la vera cognizione del prodotto, del significato della trasformazione a gas e del vantaggio economico ed ecologico derivante.

Un grande passo è stato fatto da tutti i principali produttori di impianti che hanno avuto il coraggio (bisogna dirlo: per molti è stato così) di farsi vedere al Motor Show anche dal grande pubblico e rispondere alle domande degli utenti e non solo delle officine. Crediamo che sia questa la strada da percorrere. Il settore adesso è sufficientemente preparato per raccogliere le sfide e di uscire dalla nicchia.

Buone feste a tutti e Buon 2006.

Ugo Nazzarro

 

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Agg. 03/03/2007